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Lega Pro, Chiorazzo in lizza per il consiglio Figc. Gravina a Potenza, la benedizione del Vaticano e il dribbling per saltare Caiata

Il vuoto da riempire dopo la promozione di Pasini con la Feralpi, il veto sull'ex patron. Il viaggio con Viglione per il convegno organizzato da Avvenire e la maglia della nazionale al cardinale

Come risolvere il rebus del terzo posto in consiglio federale in quota Lega Pro? Come e chi far entrare nel salone “Paolo Rossi” della sede Figc in via Allegri dove si svolgono le riunioni e si tengono le votazioni? Come arginare le rivendicazioni di Salvatore Caiata, già deputato Cinquestelle e rieletto alla Camera nella fila di Fratelli d’Italia, primo dei non eletti nella precedente tornata elettorale di Lega Pro che aveva visto premiati dal voto i consiglieri Pasini e Marino? Chi far subentrare a Pasini che come presidente della Feralpisalò dall’1 luglio 2023 è a tutti gli effetti un dirigente di serie B? Come chiudere una vicenda (già trattata qui e qui) che riguarda certo la Lega Pro presieduta da Matteo Marani ma che ha un peso specifico notevole a livello federale e che è persino arrivata sulla soglia del Parlamento, lì dove Caiata e la forza politica di cui fa parte (la maggioranza di governo) sarebbe pronta all’interrogazione parlamentare e a dar battaglia? Come tener fuori un personaggio con il quale non c’è corresponsione di amorosi sensi? Alle domande forse il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina (ma forse gli uffici che si occupano di norme e regolamenti) ha trovato una soluzione, in fondo Salvatore Caiata da più di un anno non ha più quote societarie del Potenza Calcio, e forse per questo, scavando nei meandri di norme e regolamenti, si potrebbe ovviare alla (nuova) tornata elettorale (sarebbe da indire solo per eleggere un consigliere) e affidare così la carica di consigliere federale senza aspettarsi ricorsi e proteste, riempiendo così il buco. Come, a chi? C’è chi giura possa andare al vice-presidente del Potenza Calcio, l’imprenditore Angelo Chiorazzo: in fondo sarebbe rispettato il precedente dettato elettorale che aveva visto premiato dagli altri club di Lega Pro il rappresentante del Potenza. Caiata ha lasciato la proprietà, prima cedendo l’80% delle azioni all’editore e imprenditore dell’eolico Donato Macchia che è nato a Filiano, piccolo centro della Basilicata che dista trenta chilometri da Venosa, centro che nel 65 avanti Cristo diede i natali a Orazio e che 54 anni fa ha dato invece i natali a Giancarlo Viglione, il responsabile dell’ufficio giuridico della Figc nonché braccio destro di Gravina; Donato Macchia ha poi nominato vice-presidente Angelo Chiorazzo che è di Senise (altro centro della Basilicata) e che sarebbe poi successivamente entrato in possesso di alcune quote societarie, quelle cioè che Caiata aveva poi ceduto a prezzo simbolico (il 20% restante) all’associazione Potenza 1919 dopo la rottura definitiva con Macchia (in ottimi rapporti anche lavorativi con Oreste Vigorito del Benevento) che nell’avvio della sua avventura aveva invece voluto Caiata come presidente onorario della società.

Il convegno, il cardinale e l’ex ministro. L’indiscrezione che Angelo Chiorazzo possa subentrare a Pasini in consiglio federale in quota Lega Pro “sterilizzando” così le velleità di Caiata rimbalza da Potenza, lì dove sabato sera s’è tenuto in piazza “Mario Pagano” un convegno organizzato nell’ambito della festa del quotidiano (cattolico) Avvenire. Il titolo della serata era “I valori del calcio”, l’ospite d’onore era il presidente della Figc Gabriele Gravina che ha dibattuto sul tema insieme all’altro ospite d’onore, il cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e presidente della “Fabbrica di San Pietro”. L’eminenza dalle mani di Gravina ha ricevuto in omaggio e in ricordo una maglia della nazionale azzurra personalizzata con tanto di nome (del cardinale) sulle spalle. In prima fila, ad ascoltare il dibattito, c’era anche l’ex ministro Roberto Speranza che è un potentino doc e c’era il patron del Potenza Donato Macchia. La serata era stata preceduta da un altro appuntamento: tre ore prima l’avvocato Giancarlo Viglione era infatti intervenuto nel corso del dibattito sul tema Giustizia sportiva e ordinamento statale” all’auditorium del Pontificio Seminario Minore. Sul palco nella piazza dove si svolgeva il dibattito organizzato per la festa di Avvenire facevano bella mostra anche i loghi degli sponsor, tra cui il logo su sfondo verde di Auxilium. Cosa e di chi è Auxilium? È una società cooperativa sociale che gestisce e sviluppa servizi sanitari, socio assistenziali, sociali ed educativi ed è stata fondata da Angelo Chiorazzo: una delle sedi è a Roma e recentemente ha ricevuto la prestigiosa visita del cardinale Matteo Zuppi che è il presidente della Cei (la conferenza episcopale italiana); un’altra invece è ad Assisi ed è stata visitata nel 2020 dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Prima di continuare con Chiorazzo, un breve ritorno sulla presenza di Gravina a Potenza sabato scorso. Il presidente federale era già stato a Potenza nel novembre scorso: accompagnato dal potentino Viglione, visitò lo stadio Viviani ed ebbe parole al miele per la nuova proprietà targata Macchia. Parole rivolte alla città e alla tifoseria, parole che, restando in tema ecclesiastico e papale, sembravano somigliare a quelle pronunciate nel suo primo discorso da Giovanni XXIII subito dopo il conclave (“date una carezza ai vostri bambini, dite loro che è quella del Papa”): «Abbracciate il presidente Macchia e tenetelo molto stretto, ha questa incoscienza che definisco “responsabile” con voglia di concedere entusiasmo all’ambiente». Insieme a Viglione e Macchia, l’1 novembre 2022 allo stadio Viviani c’era anche Angelo Chiorazzo, vice-presidente del Potenza presente anche sabato scorso in piazza Pagano a Potenza. Lì dove nove mesi dopo, l’1 luglio 2023, Gravina ha così risposto a domanda specifica (l’intervista integrale è sul sito de “La Gazzetta del Mezzogiorno”) sulle prospettive del Potenza targato Macchia (e Chiorazzo). Parole attente e calibrate, tanto da non far menzione del prima (cioè di quando il Potenza era di Caiata col quale i rapporti sono sempre stati burrascosi) ma solo dell’oggi e del domani. «Sul prima non voglio entrare nel merito, vedo il dopo: ho visto cosa sta portando avanti il Potenza a livello di progetto e infrastrutture, e devo dire che va bene, che va nel solco della crescita e del futuro».

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Chi è Chiorazzo. Fondatore della cooperativa Auxilium, simpatizzante di “Comunione e liberazione”, coltiva forti legami con l’alto clero e lavora con organizzazioni ecclesiastiche, è ben inserito anche nell’ambiente politico. È stato ricevuto (come documenta la foto) anche da Papa Francesco. Politicamente si muove senza incidenti a sinistra e a destra, per meglio dire nel centro-sinistra e nel centro-destra. Il suo nome finito in alcune vicende giudiziarie da cui è sempre uscito completamente pulito, ad esempio nell’inchiesta sulla P4 condotta a Napoli dal pm Henry John Woodcock. “Un’azione di lobby nella quale finì coinvolto anche Gianni Letta, cui i Chiorazzo (Pietro e Angelo) risultavano essere molto legati. In quel caso il patron della cooperativa fu prosciolto – insieme allo stesso Letta – ancor prima di arrivare a un possibile rinvio a giudizio” (così da “Il Fatto Quotidiano”, 24 gennaio 2019). Nel 2010 invece nei suoi confronti fu dichiarato il “non doversi procedere” per prescrizione dei reati: al tempo era vice-presidente della Cascina. La cooperativa Auxilium nel 2020 ha fatturato 31 milioni di euro con servizi e attività in diverse regioni del Paese, è molto attiva in Puglia, Basilicata e Lazio. Più che una cooperativa sociale sembra una holding. In Basilicata ha diversi interessi nella sanità e nelle attività socio-sanitarie. Da un anno affianca Macchia nella conduzione del Potenza: è il vice-presidente e presto chissà, potrebbe diventare anche consigliere di Lega Pro al posto di Pasini. Nel caso, cosa dirà Marani? E cosa farà Caiata?

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