Saranno 78 le squadre che disputeranno il più importante campionato giovanile maschile: lo ha deciso la Fip a fine luglio, dopo che invece nel regolamento aveva fissato in 72 il numero delle squadre ammesse: ne beneficia soprattutto il Lazio, che vede passare le sue squadre da cinque a nove. Le ragioni? Non sono note, dovrebbero spiegarle gli uffici federali. Lo faranno? Chissà. Intanto, in fiduciosa attesa (chi di speranza vive, disperato muore…), si possono però provare a collegare i puntini tra questa decisione e le recenti vicende che hanno interessato alcune delle società beneficiate. Sullo sfondo, come sempre, paiono comparire le elezioni di dicembre per il rinnovo delle cariche federali, alle quali il quasi ottantenne Gianni Petrucci affida il sogno di conquistare il quarto mandato di fila come presidente della Fip.
L’ennesima meraviglia partorita – ma non vanno mai in ferie? – dagli uffici della Federazione Italiana Pallacanestro riguarda stavolta il campionato Under 19 Eccellenza, la massima espressione dei campionati giovanili maschili italiani. Una storia pasticciata e confusa, come tante altre che potete leggere sulle pagine di questo sito, e che a guardarla in controluce lascerebbe intravedere l’ennesima manovra elettorale in vista del rinnovo delle cariche previsto per il 20 e 21 dicembre, l’Armageddon che da mesi ormai agita le notti insonni del presidentissimo Petrucci.
Il campionato Under 19 Eccellenza è il più importante tra i campionati giovanili maschili che si svolgono sotto l’egida della Fip; parteciparvi è una medaglia al valore per le società e può fare la differenza nel reclutamento degli atleti migliori, specialmente adesso che, con l’abolizione del vincolo sportivo, ad ogni inizio di stagione i ragazzi tra i 13 e i 19 anni che praticano il basket sono liberi di cambiare la società per cui tesserarsi. L’organizzazione di questo e di tutti gli altri campionati federali, dalla A all’Under 13, è disciplinata da un corposo documento detto DOA (Disposizioni Organizzative Annuali), nel quale ogni anno vengono stabiliti date, requisiti, obblighi, costi, e quant’altro serve sapere ad una società che intende disputare uno o più campionati organizzati dalla Fip. Le DOA per l’anno sportivo 2024-25 sono state rilasciate dal Consiglio Federale nella riunione del 13 maggio 2024, e si trovano pubblicate sul sito Fip (leggi qui).
Ma torniamo al campionato Under 19 Eccellenza, al quale possono accedere (punto 48.2.7 delle DOA) solo le migliori squadre italiane, e precisamente le squadre giovanili delle società che disputano il campionato di A e A2 e delle società che nella stagione precedente si sono classificate ai primi posti dei campionati Under 17 e Under 19 eccellenza. Le DOA di quest’anno fissano in 67 il numero di squadre ammesse, alle quali si aggiungono cinque wild card assegnate dalla Fip a proprio insindacabile giudizio, che portano a 72 le partecipanti al campionato nella stagione 2024-25. Ad ogni regione spetta un numero di squadre che varia da un minimo di una ad un massimo di dodici, in proporzione al “peso” del movimento cestistico di ciascuna regione: le DOA di quest’anno assegnano 12 squadre alla Lombardia, sette a Emilia e Veneto, cinque a Campania, Lazio, Piemonte/Valle d’Aosta, Toscana, quattro alla Puglia, tre al Friuli, due a Abruzzo/Molise, Liguria, Marche, Sicilia, Sardegna, e una ciascuno a Basilicata, Calabria, Trentino/Alto Adige e Umbria. Nel complesso, dunque, il numero di squadre ammesse è di 67.
Sulla base di questi criteri, l’11 luglio scorso la Fip ha stilato e pubblicato sul proprio sito (leggi qui) l’elenco delle 67 squadre aventi diritto (o meglio, 66, perché alla voce Basilicata c’era la dizione squadra da definire), alle quali era stata data la scadenza del 20 luglio per perfezionare l’iscrizione: pagamento delle tasse federali, tesseramento di almeno 15 atleti, deposito dei contratti di lavoro sportivo di allenatori e dirigenti, omologazione del palazzetto, e altri requisiti tecnici. Le DOA chiariscono, al punto 48.2.6, che “eventuali ammissioni tra le 67 non assegnate a causa dell’insufficiente numero di iscrizioni saranno assegnate alle società non ammesse di tutta Italia secondo i criteri del ranking”. Traducendo dal burocratese Fip: se qualcuna delle 67 aventi diritto dovesse rinunciare o non presentare la documentazione completa entro i termini, il suo posto sarà preso dalla prima squadra che segue nel ranking (68a, 69a, etc.), sino a riportare il numero totale a 67.
E finalmente il 31 luglio scorso, con il suo comunicato ufficiale n. 71, pubblicato sul sito FIP il successivo 5 agosto (leggi qui), la Fip ha diramato l’elenco definitivo delle squadre iscritte al campionato U19 Eccellenza, comprensivo delle cinque wild card di cui, in ossequio alla proverbiale trasparenza della Fip presieduta da Gianni Petrucci, non vengono però indicati i nomi delle beneficiarie (desumibile per sottrazione alle 67 società del comunicato precedente). Ma non è questo il nodo, il problema, la questione però: le squadre iscritte non sono più 72 (67 + cinque wild card), ma 78. È possibile che la Fip contraddica se stessa? Che in preda a una rara forma di schizofrenia normativa scriva 72 a maggio e legga poi 78 a luglio? È giuridicamente valida una disposizione con la quale la Fip contravviene a una norma che essa stessa ha emanato?
Lasciamo agli esperti di diritto sportivo le risposte a questi quesiti: resta agli atti l’ennesima dimostrazione di una Federazione che pare non curarsi nemmeno di osservare le regole che essa stessa si è data oppure che dimentica ciò che ha scritto il giorno prima… Intanto facendo una radiografia dell’elenco delle squadre ammesse il 31 luglio rispetto all’elenco delle aventi diritto di venti giorni prima, si notano alcuni particolari che, a saperli interpretare, la dicono lunga sullo stato di salute (non buono) del basket italiano (nazionali, campionati femminili, arbitri, etc etc…). Colpisce per esempio che abbiano rinunciato società importanti come Trapani Sharks, uno dei club emergenti del panorama italiano, appena promosso in A, e Dinamo Sassari, l’unica società insieme a Derthona ad essere presente nel massimo campionato sia maschile che femminile. Intristisce la progressiva desertificazione del panorama cestistico giovanile nel Mezzogiorno: in Sardegna Dinamo Sassari e SAP Alghero hanno rinunciato e non sono stati trovati sostituti, mentre in Sicilia, al posto delle rinunciatarie Basket Club Ragusa e Trapani Sharks, è stata imbarcata solo una squadra, la Svincolati Milazzo. Colpisce il fatto che, mentre solo due squadre di A su sedici hanno scelto di non disputare il campionato Under 19 Eccellenza, in A2 sono ben dieci su venti, la metà esatta, le società che hanno rinunciato al campionato giovanile: forse sta anche qui una delle possibili risposte all’annoso dilemma del perché i giocatori italiani, così promettenti durante la carriera giovanile (ricordiamo il recentissimo argento mondiale della nazionale Under 17), non riescano poi a trovare spazio e minutaggio a livello senior. Ma tranquilli, nel sintetico programma di Petrucci c’è l’istituzione delle seconde squadre sulla stregua del calcio, in fondo il calcio è sempre nei pensieri e nelle parole del presidente federale del basket. Non resta che aspettare i frutti di tale iniziativa…
Scorrendo l’elenco delle squadre iscritte, si nota poi un aumento della rappresentanza delle regioni cestisticamente più importanti: l’Emilia passa da 7 a 10 squadre, la Toscana da 5 a 7, il Veneto da 7 a 9, la Lombardia addirittura da 12 a 13: si è vero, le DOA prevederebbero che ogni regione possa avere non più di 12 squadre, ma è già accaduto anche altre volte che la Fip nei giorni pari scriva le norme e in quelli dispari le riscriva o magari qualche volta nemmeno le applichi. Perchè dunque meravigliarsi? In questa redistribuzione geografica delle squadre, il vero colpaccio lo fa comunque il Lazio, che vede praticamente raddoppiata la propria rappresentanza, passando da cinque a nove squadre iscritte. Ed è proprio tra le nuove ammesse del Lazio che si scoprono cose singolari.
Singolare è per esempio il fatto che fra le squadre laziali ammesse vi sia la Stella Azzurra, il cui patron Germano D’Arcangeli, in una intervista rilasciata il 12 luglio dell’anno scorso alla testata Italhoop (ancora disponibile, ascolta qui) annunciava che nella stagione 2023-24 la sua società avrebbe rinunciato a disputare i campionati di eccellenza – Under 15, Under 17 e Under 19 – perché poco competitivi rispetto al proprio livello, e comunque non adeguati rispetto alle strategie della società, soprattutto – si aggiunge – a causa dei regolamenti Fip che limitano la partecipazione ai campionati giovanili di atleti internazionali. Solo per inciso: appena una settimana dopo quell’intervista, D’Arcangeli veniva colpito da una squalifica di quattro anni, fino al 20 luglio 2027, per violazioni del Regolamento e del codice etico Fip in relazione alla nota vicenda di Paolo Traino, l’allenatore delle squadre giovanili della Stella Azzurra recentemente condannato a sette anni e mezzo per abusi sessuali, iniziati nel 2017 e continuati per tre anni su un atleta minorenne (leggi qui). E poco più di due mesi fa, il 27 maggio 2024, il Tribunale Federale FIP ha prolungato di un ulteriore anno e mezzo l’inibizione di D’Arcangeli “per aver proseguito a svolgere la propria attività sociale e federale di allenatore pur colpito da precedente provvedimento disciplinare di inibizione” (leggi qui). Inciso nell’inciso: il comunicato Fip fissa (sarà stato un errore?) la “nuova” fine della pena di D’Arcangeli al 20 gennaio 2028 anziché al 20 gennaio 2029. Ma al di là degli errori di computo, pare di capire che la Fip, a fronte di questi comportamenti dei dirigenti della Stella Azzurra, e solo un anno dopo che la società si era chiamata fuori dai campionati di eccellenza Fip considerandoli in buona sostanza una perdita di tempo, abbia deciso di premiare la società di via Flaminia riammettendola per la prossima stagione nel campionato top del settore giovanile in Italia.
Ancora più curioso, se possibile, il caso della “altra” Stella, la Stella EBK (Stella Azzurra Basketball Academy è il nome ufficiale), che è stata ammessa al campionato Under 19 Eccellenza nonostante sia una società di nuova costituzione, che sino ad oggi non ha mai svolto alcuna attività giovanile e che disputerà quest’anno la B Interregionale grazie ad un accordo con la Supernova Fiumicino che già disputava quel campionato. Che titoli ha questa società per partecipare all’Under 19 Eccellenza? Forse c’entra qualcosa il “patto del Giubileo” tra Petrucci e il presidente di Stella EBK Armando Buonamici, che ha rinunciato a una causa al Tar contro la Fip da circa un milione di euro per vicende legate all’esclusione della sua ex società Eurobasket dal campionato di A2 del 2022-23? Di questa vicenda ne abbiamo scritto diffusamente (leggi qui).
Questi sono solo due esempi che saltano agli occhi, ma ci sono tante domande che meriterebbero una risposta: perché il numero delle squadre iscritte si è gonfiato da 72 a 78? C’erano per caso delle richieste che, parafrasando il Marlon Brando de Il Padrino, Petrucci e la Fip non potevano rifiutare? C’entra qualcosa con questo aumento delle squadre ammesse l’ormai vicino appuntamento elettorale del 20 e 21 dicembre per il rinnovo delle cariche federali, con la spada di Damocle dei due terzi dei voti più uno che Petrucci deve a tutti i costi conquistare per restare sul trono, altrimenti non sarebbe più candidabile? E in conclusione: forse qualcuna di queste ammissioni aggiuntive sono “messaggi” ai potenziali elettori in vista dell’appuntamento cruciale del 20 e 21 dicembre?
Per fugare dubbi, per spiegare come mai una norma scritta a maggio è poi cambiata a luglio, basterebbe in fondo assai poco: basterebbe che la Fip pubblicasse un comunicato in cui spiega per quale motivo ha contravvenuto alle proprie stesse disposizioni, aumentando da 72 a 78 il numero complessivo delle squadre iscritte e ammettendo in Lombardia una tredicesima partecipante rispetto ad un massimo regolamentare di dodici. E soprattutto, la Fip dovrebbe indicare accanto ad ogni squadra il criterio in base al quale è stata ammessa: affiliazione a una squadra di A o A2, piazzamento nei campionati giovanili dell’anno precedente, wild card assegnata dalla Fip e magari, volendo esagerare, anche le ragioni per le quali è stata assegnata la wild card. Ma forse sarebbe chiedere troppo, con questo caldo poi… La Fip ha ben altro a cui pensare, in fondo basta dare una sfogliata al sito ufficiale per capire quali sono i temi che interessano… Che smentisca noi e se stessa, e spieghi cosa è accaduto? Chissà, si accettano scommesse…