L’eco del caso (vedi qui) Paolo Bergamo – rientrato nei ranghi Aia e poi repentinamente e bruscamente costretto a restituire la tessera dopo l’irritazione del presidente Figc Gravina ignaro della scelta di Trentalange – non si è ancora spenta ed ecco che ne risuona un’altra pronta a scuotere il pallone italiano. Nel salone del consiglio federale di oggi in via Allegri all’ordine del giorno prevista una raffica di deliberazioni e decisioni. Sul tavolo un elenco di nomine. Tra queste, quelle delle proposte per l’inserimento negli organici Fifa di arbitri, assistenti, e video match officials. Le designazioni sono avanzate dall’Aia che le propone alla Figc che poi le propone alla Fifa: di solito la federazione non entra nel merito delle scelte dell’Associazione arbitri, a meno di candidature di soggetti senza i necessari requisiti, che dunque magari non siano nemmeno in graduatoria.
L’ha scalata ad esempio Luca Pairetto: il 37enne arbitro di Nichelino è arrivato in cima. Diventa arbitro internazionale seguendo così le orme del padre Luigi, poi designatore arbitrale in coppia con Paolo Bergamo e finito dentro il calderone di Calciopoli. Fedele alla citazione biblica “le colpe dei padri non devono ricadere sui figli”, Trentalange e i vertici Aia l’hanno così premiato inserendolo nell’elenco da proporre alla Figc prima dell’ok della Fifa. Una scelta definita quantomeno coraggiosa da chi ha in passato indossato la divisa, “un po’ come lanciare il cuore oltre l’ostacolo”, ha sottolineato qualcuno. La crescita dell’arbitro torinese – dopo i primi anni traballanti – è arrivata nel corso di una stagione calcistica giocata senza pubblico, in circostanze un po’ ovattate. Ad esempio lo scorso anno nel derby capitolino, cosa diversa invece per Guida alle prese qualche giorno fa con la “carica” di Mourinho e dentro uno stadio caldo. Da testare bene, da valutare in altri contesti, da fargli accumulare maggiore esperienza e fargli acquisire maggiore personalità, magari: ipotesi che Trentalange e Aia avranno valutato in maniera diversa. Nell’ascesa di Luca Pairetto potrebbe aver influito anche un’altra circostanza: la sospensione di alcuni arbitri implicati nella vicenda “Rimborsopoli” potrebbe aver frenato la corsa di qualche arbitro meritevole della designazione Fifa, potrebbe essere l’esempio di Pasqua di Tivoli. Pairetto comunque ha sfruttato l’occasione e ora dovrà meritarsela sul campo, mentre Ayroldi e Sozza – visto il rendimento – si candidano alla tornata della prossima stagione.
«La sfida mia e dell’AIA è quella di portare avanti un ringiovanimento nel segno della qualità, della serietà e della competenza»: così Trentalange nel comunicato pubblicato stamattina sul sito dell’Aia (prima del consiglio Figc nel segno della trasparenza) che accompagna l’elenco delle nomine. Dei promossi e dei dismessi. Nel segno della qualità, del ringiovanimento e della competenza: ecco, in questo senso si legge bene e si comprende la designazione ad arbitro internazionale del padovano Daniele Chiffi, direttore di gara tra i più bravi e meritevoli, un arbitro destinato a durare e parecchio ad alti livelli. Se dunque la proposta Chiffi è senza sorprese, più sorprendente pare invece quella di Pairetto, anche alla luce del valore degli arbitri “dismessi”. Soprattutto se uno dei due a lasciare è Daniele Doveri, 43enne arbitro di valore ed esperienza, nel pieno dell’attività agonistica. È della sezione di Roma (1), come della sezione di Roma (2) è l’altro arbitro che non dirigerà più partite internazionali: Paolo Valeri. Diceria: due arbitri di sezioni un tempo vicine all’ala Nicchi, ora caduta in disgrazia. Una diceria che galleggia nell’aria senza riscontri: usciti dalla porta principale, Doveri e Valeri passano comunque nella stanza Var. Entrambi proposti dall’Aia alla Figc che poi propone alla Fifa, nel ruolo di “Video match officials” per la stagione 2022. Valeri nella stagione che sta per concludersi era stato sia arbitro che Var, Doveri invece solo arbitro. Insieme a loro, come Var internazionale ci sarà anche Gianluca Aureliano della sezione di Bologna: è il primo arbitro No Fifa ad entrare nell’elenco. Prende il posto del ravennate Fabbri che però resta come fischietto internazionale, così come solo da arbitro internazionale resta Massa. «Ringrazio Daniele Doveri e Paolo Valeri per l’ottimo lavoro svolto in questi anni. Hanno tenuto alto il prestigio della classe arbitrale italiana all’estero. La loro competenza non verrà persa ma verrà sfruttata a livello internazionale in un altro settore importante che è quello dei Video Match Officials. Dove, sono sicuro, risulteranno altrettanto preziosi», ha detto Trentalange. Nell’elenco degli arbitri internazionali restano anche Di Bello, Guida, Irrati, Mariani, Maresca e Orsato. L’elenco femminile è invece composto da Marotta, Bianchi, Ferrieri Caputi, Gasperotti e Molinaro.
Riempite le caselle internazionali, ne resta una – assai delicata – da occupare in ambito domestico dopo la rabbia di molte società (vedi qui). È quella di “ufficiale di collegamento” tra le società di serie A (e B) e la Can: manca una figura istituzionale che colleghi i club di A alla Can attraverso il necessario beneplacito della Figc. Una figura che possa essere autorizzata a parlare degli episodi, delle decisioni arbitrali con i dirigenti delle società professionistiche e che possa raccogliere da loro domande, istanze, interrogativi, interpretazioni, richieste, delucidazioni. Questa casella – lo scorso anno occupata da Rocchi – ancora non c’è. Pare che la Figc abbia messo su carta non solo l’identikit ma persino il nome: un ex arbitro che però non raccoglierebbe il pieno gradimento della Can e dell’Aia. Il nome caldeggiato è quello di Danilo Giannoccaro, lo scorso anno alla Can guidata da Rizzoli. È un nome che non scalda però l’attuale Commissione e nemmeno i vertici Aia. Gabriele Gravina ha avanzato la proposta, spetta a lui alla fine decidere ma attende. Non vuole alimentare un altro scontro. Magari Gravina e Trentalange ne parleranno lunedì a Milano, in occasione della presentazione del nuovo logo Figc. La manifestazione si terrà a Milano, a “Garage Italia”: il nuovo logo nel segno della collaborazione tra la Federazione e Lapo Elkann.