Il giorno dei giorni, il giorno più epico e leggendario dello sport azzurro. Alla fine del giorno resistono fotogrammi. Indelebili, spiegano cosa sia lo sport e cosa sia l’atletica leggera. È la regina degli sport, è la regina di Olimpia.
L’elegante e sereno Barshim che dà il ritmo all’ultimo salto di Tamberi, l’italiano potrebbe soffiargli l’oro, negargli il bis olimpico e invece per il quatariota è solo un amico da sostenere. E come due amici a bordopista ascoltano il giudice di gara, Gianmarco freme mentre Mutaz gli dice, “wait, wait, wait”. Aspetta, non capisco: cosa volete fare, volete sfidarvi ancora oppure la finite qui? “È possibile avere due ori, è possibile finirla qui?”: mentre Barshim domanda, Tamberi lo fissa. “È possibile, decidete voi”. Non hanno bisogno nemmeno di chiederselo, si guardano, saltano e si abbracciano, ebbri di gioia. Si dividono l’oro, l’oro dell’amicizia.

Ebbro, ubriaco di felicità. Mentre Tamberi sta rotolandosi sulla pista di Tokyo, gli si avvicina la portoghese Mamona che ha appena vinto l’argento al termine di una fantastica gara di salto triplo. Patricia sta festeggiando con la bandiera portoghese, corre verso Tamberi, lo abbraccia, lo avvolge nella sua bandiera. Lo farà pochi secondi dopo anche Yulimar Rojas. La 25enne venezuelana ha appena vinto l’oro del triplo, ha appena stabilito il record del mondo, demolendone uno che durava da 25 anni. Eppure non si tiene, davanti alle lacrime del saltatore italiano.

Che poi corre incontro a Jacobs appena Marcel ha tagliato il traguardo dei cento, il suo nome per sempre nella leggenda, il suo nome nei cento dopo il tris di Bolt, il suo nome nell’albo d’oro insieme al figlio del vento, insieme a Carl Lewis. Non ci crede nemmeno lui. «Ci metterò una settimana per realizzare», dice a Tamberi davanti ai microfoni di una tv statunitense. Si scambiano complimenti e stupore, si chiedono, «ma stasera come festeggiamo?». Ci facciamo una partita di Nba alla play-station? Sì, perché Gianmarco e Marcel il giorno dei giorni lo stanno festeggiando proprio così, nella notte più azzurra di sempre.