Nazionale, valzer di panchine. Per Nicolato l’Europeo e poi l’addio, l’under 21 a Nunziata con supervisione di Mancini. Cannavaro si offre

Gravina affida un nuovo ruolo al ct dell'Italia. Cambi nelle giovanili azzurre: al tecnico vicentino non sarà rinnovato il contratto. Bollini e Corradi sperano, Viscidi coordinatore ma dall'under 20
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Un risiko di panchine. Sfumato, o meglio sterilizzato il vorticoso turbinio in serie A (alla fine tra le prime sette ha cambiato solo lo scudettato Napoli), il valzer degli allenatori incombe invece sui destini delle panchine delle nazionali giovanili azzurre. È un valzer destinato a stravolgere assetti, pacchetti e umori: mentre la melodia invade e pervade le parole del presidente federale Gabriele Gravinale tre finali di Coppe pur senza vittorie sono un grande risultato per il calcio italiano», «dispiace per il risultato finale dell’under 20 ma questi ragazzi sono stati straordinari», «devo ringraziare il ct Nunziata, Viscidi per il grande lavoro di coordinamento e tutti gli allenatori delle giovanili azzurre», «stiamo concretamente lavorando per far sì che le squadre facciano giocare più italiani e più giovani italiani, il loro utilizzo deve essere una vocazione», «lo scudetto primavera del Lecce non è stato un bello spot perché c’erano tanti stranieri») che però da presidente (lautamente pagato) del “Club Italia” avrà l’ultima parola in merito sul valzer che s’appresta.

Sull’azzurro della panchina dell’under 21 si addensano nuvole scure, minacciose. Il ct Paolo Nicolato si appresta a guidare la spedizione nell’Europeo che dal 21 giugno all’8 luglio si terrà tra Romania e Georgia (il 22 esordio nel girone contro la Francia, poi il 25 c’è la Svizzera e il 28 la Norvegia): in palio c’è il prestigioso titolo continentale ma ci sono soprattutto tre posti per salire sull’aereo che l’anno prossima volerà verso le Olimpiadi di Parigi. È l’obiettivo numero uno della federazione e del Coni: nelle ultime tre edizioni l’under 21 non ha partecipato e la (lunga) assenza pesa. Le parole del segretario generale del Coni Carlo Mornati (capo missione azzurro a “Parigi 2024”) nella sua visita al centro federale di Tirrenia sono state significative. «Purtroppo il calcio ha mancato le ultime tre edizioni dei Giochi, spero possiate andare avanti il più possibile all’Europeo, noi saremo qui a sostenervi». All’incoraggiamento di Mornati ha così risposto il ct Nicolato. «Abbiamo un gruppo di cui abbiamo grandissima fiducia e faremo tutto il possibile per qualificarci, ce la metteremo tutta, è una cosa che sentiamo nostra». Il suo percorso sulla panchina dell’under 21, sostenuto e voluto da Gianni Grazioli (il coordinatore delle relazioni istituzionali del “Club Italia” è un vicentino come vicentino è il 57enne Nicolato) e da Maurizio Viscidi coordinatore delle nazionali giovanili e pupillo di Arrigo Sacchi, pare destinato inevitabilmente a terminare dopo l’Europeo.

Forse solo il titolo continentale, forse solo la qualificazione olimpica, potrebbero consentirgli di prolungare il contratto arrivando almeno sino al 2024. Il suo contratto è in scadenza e per il suo posto da tempo è partito un valzer di nomi, candidature, sponsorizzazioni, raccomandazioni. All’interno degli staff azzurri si registrano fibrillazioni e attese, c’è anche chi si aspetta che alcune promesse vengano mantenute. Dall’assegnazione della panchina dell’under 21 dipenderà comunque il risiko mentre un nuovo compito aspetta Roberto Mancini. Dopo aver bollato come «fantomatiche ipotesi davvero molto remote» le voci di un passaggio al Napoli per il ct della Nazionale, Gravina ha tenuto a precisare come «Mancini sia molto concentrato su un progetto a medio-lungo termine». L’esperienza alla fase finale della Nations League chiusa col terzo posto (addirittura celebrato da molti come un successo) ha ancora una volta segnalato contraddizioni (il trio difensivo contro la Spagna superava i cento anni, alla faccia dello spazio dato alla gioventù), qualche giocatore s’è lasciato andare a commenti amari, il ct ha ribadito che lui si diverte sulla panchina azzurra e che il cambiamento è già partito.

Il ct azzurro che ha un contratto (tre milioni netti a stagione) fino al 2026 lavora per qualificarsi all’Europeo in Germania del prossimo anno e soprattutto al Mondiale americano («possiamo vincelo», ha detto) ma a breve, nell’ottica di una più efficace osmosi tra under 21 e nazionale A, gli verrà affidato l’incarico di coordinamento sull’under 21, incarico che ad oggi rientra nelle competenze di Maurizio Viscidi che resterà coordinatore delle nazionali giovanili, ma dall’under 20 a scendere fino all’under 15.

Il probabile successore di Paolo Nicolato sulla panchina dell’under 21? Le voci si mischiano ai colloqui e alle valutazioni. Si sarebbe offerto Fabio Cannavaro che, dopo l’infelice esperienza al Benevento in serie B, è in cerca di rilancio e soprattutto di un posto in panca. Con il presidente federale è in ottimi rapporti e spera che una parolina del suo mentore Marcello Lippi accompagnata dalla considerazione di esser stato il capitano della nazionale campione del mondo, possa magari aiutarlo a trovare spazio nello staff azzurro. Un altro in cerca di sistemazione è Daniele De Rossi che ha risolto con la Spal anche lui dopo un’infelice e breve esperienza in serie B e sta intanto completando il percorso a Coverciano per il patentino “Uefa Pro”: per un periodo a intervalli ha fatto capolino nello staff di Mancini. Un’altra soluzione esterna sarebbe invece legata a Andrea Stramaccioni che nell’ultimo periodo s’è riciclato come seconda voce televisiva, prima ai microfoni Rai e poi a quelli di Dazn.

Sul taccuino poi compaiono in agenda tre nomi “interni” nell’arco di un assetto complessivo che attualmente vede, a salire, Massimiliano Favo all’under 15, Daniele Zoratto all’under 16, Bernardo Corradi all’under 17, Daniele Franceschini all’under 18, Alberto Bollini all’under 19 e Carmine Nunziata all’under 20 fresca di argento ai Mondiali in Argentina.

E proprio il luminoso percorso compiuto dai ragazzi guidati dall’ex calciatore di Inter, Torino e Padova potrebbe spalancare, di diritto, le porte della panchina dell’under 21 a Nunziata, da undici anni nello staff delle nazionali giovanili azzurre dopo l’esperienza alla Berretti del Milan. È già stato vice nell’under 21, dal 2020 al 2022 è stato invece l’allenatore dell’under 19 e tanti calciatori di quella nazionale sono stati poi i protagonisti al Mondiale in Argentina nell’under 20 appena concluso: un travaso perfettamente riuscito che potrebbe ripetersi nell’under 21. Perché dopo l’Europeo che sta per partire in Romania e Georgia ci sarà il ricambio generazionale: tanti dei calciatori adesso con Nicolato saranno fuori quota e la nuova nazionale under 21 sarà praticamente costituita dai calciatori freschi d’argento mondiale. Un traguardo mai raggiunto prima e un successo che ha messo in luce il lungo lavoro di Nunziata tra mille difficoltà perché i club italiani anche nelle giovanili danno poco spazio agli italiani. Anche per questo non ci sarebbe da sorprendersi se il testimone passasse da Nicolato (il ct vicentino ha bene inteso che non resterà) a lui. In seconda battuta come soluzione interna restano nell’aria i nomi di Bollini e Corradi: soprattutto il secondo avrebbe manifestato l’intenzione di cambiare e magari uscire dal giro azzurro se non arrivasse una promozione che pare gli fosse stata promessa.

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