Intere estati al bar, vicino al mare, sulla spiaggia. Così, tutti i pomeriggi e le sere d’estate. Ragazzi e ragazze, intere generazioni davanti al jukebox; bastava inserire un gettone, premere un pulsante: musica. Bastava poco per sognare e ballare, magari poco anche per innamorarsi. Le canzoni del jukebox erano il vero tormentone dell’estate: una dedica, un chiodo fisso, a volte un assist di Cupido. Da anni i jukebox sono spariti. Ormai oggetto di culto, da collezione. Un cult. Uno enorme è nella sede del Crotone, è nella stanza del presidente Giovanni Vrenna: è lì da anni, testimone di trattative e accordi, acquisti e cessioni che a volte mettono fine a tormentoni di un’intera estate.
Più di metà estate è durata la trattativa tra Crotone e Salernitana per Simeon Tochukwu Nwankwo, scioglilingua che porta diritto al 29enne dinoccolato attaccante nigeriano Simy. Venti reti (8 i rigori trasformati) nell’ultima stagione di serie A (80 gettoni e 30 gol il totale in carriera), a segno due volte contro Lazio, Napoli, Atalanta e un’acrobatica rete alla Juventus, 40 gol nelle ultime due stagioni rossoblù, 64 sigilli in cinque stagioni calabresi. Gol che l’hanno issato sul podio come miglior realizzatore nella storia del Crotone: superato Andrea Deflorio, brevilineo attaccante che anni fa passò senza lasciar tracce in granata anche all’Arechi. All’Arechi dove lunedì sera Simy farà la prima comparsa nella sua nuova avventura: il nuovo centravanti della Salernitana osserverà i compagni in Coppa Italia prima di mettersi al passo, prima di diventare il perno del reparto d’attacco che dovrà assicurare i gol salvezza.
È il centravanti che Fabrizio Castori voleva e che la Salernitana ha infine conquistato dopo un lungo corteggiamento. Conclusosi davanti ad un jukebox, senza musica in sottofondo ma con due larghi sorrisi: due giorni fa il direttore generale granata Angelo Fabiani e il presidente del Crotone Giovanni Vrenna hanno discusso, trattato, limato. Ne hanno discusso per cinque ore, aggiornandosi poi al giorno dopo, fino a trovare l’accordo. Ognuno con block-notes e pennarello, a scrivere di cifre, pagamenti, ipotesi. Entrambi, a far di conti.
Entrambi inchiodati da esigenze tecniche e di bilancio. All’ultimo anno di contratto, il Crotone doveva cedere provando a monetizzare al massimo il rendimento di un centravanti prolifico eppure poco reclamizzato. A dieci giorni dall’inizio del campionato, la Salernitana era ancora senza centravanti, costretta a salti mortali e accordi spalmati per ovviare alla contingente situazione societaria. Due giorni di full-immersion fino a trovare la quadra, l’accordo, fino a cristallizzarne il passaggio. Era partito da 8 milioni di euro cash il Crotone, a fine maggio: quasi tre mesi dopo incasserà la metà. Una serie di bonus – numero di presenze, reti e assist, piazzamento finale della Salernitana – potrebbero fargli incassare altri due milioni di euro. Subito mezzo milione per il prestito oneroso con obbligo di riscatto a inizio del prossimo anno solare, quando scatterà il pagamento dilazionato del centravanti. In caso di cessione, al Crotone andrà un altro 10%. Dopo il sì di Vrenna e quello del generale Ugo Marchetti (amministratore del club granata), serviva il sì del centravanti che ha firmato un quadriennale da 800mila euro più bonus: anche qui trattativa lunga, chiusa con la mediazione dell’agente Gabriele Giuffrida, procuratore romano che cura gli interessi anche di un altro gioiello del Crotone in attesa di sistemazione, e cioè il brasiliano Junior Messias, inseguito da Torino e Genoa, nome di cui Fabiani e Vrenna hanno parlato ma solo di striscio. Prezzo al momento fuori portata. La Salernitana guarda altrove per sistemare le altre caselle, per completare la rosa. A centrocampo è imminente un arrivo. Per il resto – difesa, mediana e attacco – se ne discuterà dopo Ferragosto. Quindici giorni fino al 31: sarà un altro tormentone, venti club di A a cercare la quadra, a giocare di caselle, mosse e astuzie per definire le squadre.
Attacco. Simy e Bonazzoli alla corte di Castori che resta in attesa di un altro attaccante, due se alla fine non si arriverà al rinnovo contrattuale di Milan Djuric. Se restasse il bosniaco, la Salernitana andrebbe su una seconda punta in grado di far coppia eventualmente con Simy ma anche in grado di muoversi al fianco di Bonazzoli. Se invece andasse via Djuric, il club dovrebbe prendere anche un altro attaccante di stazza, muscoli e centimetri. Valutazioni in corso, valutazioni che si scontrano con le mosse delle altre società, perché quasi tutte ancora devono completare il roster e quasi tutte sono alle prese con casi spinosi da risolvere, con caselle da liberare per potersi regalare l’obiettivo. Sarà una singolarità, ma l’attaccante che potrebbe vestire granata potrebbe arrivare dalla Liguria. La Sampdoria ha in lista di sbarco Gianluca Caprari (28 anni), lo scorso anno al Benevento. È una seconda punta, è giocatore tecnico che si concede troppe pause, Ferrero se ne libererebbe volentieri ma la Salernitana s’è presa diplomaticamente tempo tenendo i blucerchiati ancorati a una casella di troppo: anche così si gioca sul mercato. Difficilmente si calerebbe nel gioco di Castori: quanto renderebbe l’esoso investimento? La domanda è rimasta in sospeso, come la trattativa. Volentieri la Salernitana la riaprirebbe invece per Ernesto Torregrossa (29 anni), contratto sino al 2025 con la Doria a 800mila euro netti l’anno. Un sacrificio che la Salernitana farebbe volentieri, se solo D’Aversa (ex giocatore di Fabiani al Messina) cedesse. Torregrossa può agire da prima e seconda punta, ha tecnica, velocità e colpo di testa: il suo primo anno in A era cominciato all’esordio con un gol all’Udinese ma poi è stato travagliato, tormentato da un infortunio. Si è ripreso bene e adesso cerca conferme. Sul mercato lo cerca anche lo Spezia che deve chiudere il caso M’bala Nzola. L’angolano con passaporto francese (25 anni, 11 gol al suo primo anno di A) non ha il contratto in scadenza (2023), ha un ingaggio soft vista categoria e rendimento (0,5 milioni di euro) e ha soprattutto voglia di cambiare aria. Ci ha pensato il Cagliari, ci pensa la Samp, ci pensa pure la Fiorentina di Italiano, il tecnico che lo ha avuto lo scorso anno. E ci pensa pure Castori che Nzola l’ha avuto e valorizzato a Trapani due stagioni fa, in serie B. I pensieri però corrono altrove, qualche chilometro più in là ma sempre in Liguria. L’identikit è presto fatto.
È del Ghana con cui ha giocato tre gare in nazionale, ha anche la cittadinanza italiana perché è nato 27 anni fa in provincia di Verona, ha forza fisica e talento, gioca da seconda punta ma può sbrigarsela e bene anche come centravanti e da ala, anni fa ha dovuto andar via dall’Italia per trovare dimensione e ribalta internazionale. Si chiama Caleb Ansah Ekuban, il Genoa l’ha appena acquistato dal Trabzonspor (10 gol in 32 gare nell’ultima Superliga) per 1,8 milioni di euro: ha firmato un triennale da poco meno di un milione di euro a stagione. Il tecnico Davide Ballardini ne ha recentemente parlato così. «È un attaccante di movimento, ha grande forza, è rapido e veloce. Il nostro campionato lo metterà di fronte a difensori forti ma contro di lui gli avversari dovranno darsi da fare». Stasera Ekuban ha assaggiato Marassi, nel Genoa c’è una bella fila di attaccanti. Destro, Pandev, i giovani Kallon e Buksa e presto ci sarà anche Lammers che era nei radar della Salernitana come Andrea Favilli (24 anni) per il quale Genoa e Salernitana avevano trovato venti giorni fa l’accordo per un trasferimento in prestito. Reduce da una serie di infortuni anche al Verona (11 presenze e 2 gol) la società granata aveva alla fine trovato l’accordo – dopo qualche resistenza del calciatore – anche col procuratore (Lucci), poi la frenata. Brusca. La porta è rimasta socchiusa. La riaprirebbe volentieri il Genoa che deve sfoltire l’enorme organico, l’aprirebbe volentieri la porta pure la Salernitana ma lo farebbe soprattutto per Ekuban che stuzzica. È più di un’idea. Sarebbe lui l’obiettivo inconfessato del club, il colpo in canna possibilmente da sparare negli ultimi giorni di mercato, quando le società saranno costrette a tirare le somme in rosa. Ekuban completerebbe il reparto conferendogli qualità e potenza, Favilli invece sarebbe il centravanti che rimpiazzerebbe – per caratteristiche tecniche – Djuric se alla fine andasse via. Da Firenze andrà via in cerca di spazio Kouame (24 anni) ma la pista che porterebbe all’ivoriano sarebbe assai impervia. E poi resta un’idea, una promessa che potrebbe maturare proprio sul gong del mercato estivo.
Centrocampo. Grigoris Kastanos (23 anni) è ormai sull’uscio: il cipriota deve sistemare solo gli ultimi dettagli con la Juventus (contratto in scadenza tra un anno) e poi firmerà – assistito da Mario Giuffredi – il contratto con la Salernitana. È un giocatore su cui Castori ha dato via libera: nato trequartista, nel tempo s’è trasformato in interno che può sbrigarsela anche al centro. Dopo anni di promesse mancate, cerca consacrazione. Il reparto potrebbe essere completato da un altro ex Juventus, dopo la partenza di un altro ex bianconero, e cioè Schiavone. Perché alla Salernitana e a Castori piace e molto Francesco Cassata (24 anni), da due stagioni al Genoa. Il primo anno su buoni livelli (24 presenze e 2 gol), quest’ultimo invece tormentato dagli infortuni anche se nel finale di stagione Ballardini gli ha dato spazio. Tre anni fa, ai tempi del Sassuolo, fu convocato anche da Mancini per uno stage in nazionale: paragonato per anni a Marchisio, gioca da interno (a sinistra) ma sa tenere anche le briglie nel cuore del centrocampo. Il Genoa ha già dato il via libera, ci sarebbe da trovare l’intesa col giocatore che guadagna 800mila euro a stagione: una compartecipazione rossoblù favorirebbe il via libera. Se poi l’Ascoli abbassasse il prezzo, il tedesco Sabiri (24 anni) potrebbe vestire il granata con un anno di ritardo.
Difesa. La valutazione è al momento una: tesserare un centrale mancino oppure uno che sappia sbrigarsela soprattutto a destra? Al quesito amletico la Salernitana avrebbe già risposto se solo Martin Caceres (34 anni e sei scudetti con la Juve, un triplete con il Barcellona) non avesse sparato troppo alto, almeno per le casse della Salernitana: trattativa in stand-by però resta sul tavolo. Non convince Chabot che la Samp girerebbe subito per affondare su Gagliolo, centrale mancino che Castori avrebbe riabbracciato volentieri. È durata meno di un attimo la pista Kalulu (21 anni), francese del Milan. Come under resta in piedi la trattativa per Luca Ranieri (21 anni) della Fiorentina. Se arrivasse, la Salernitana completerebbe il reparto con un centrale-jolly: Caceres è il nome in agenda cerchiato di rosso, ma deve abbassare le richieste.
Appendice. A maggio s’erano salutati con un arrivederci. Poi le vicende societarie, il divieto di trattative tra Lazio e Salernitana, il no della Figc al tesseramento anche dei protagonisti nell’ultima stagione granata, hanno ostruito la strada del ritorno. Che sarebbe percorribile solo se avvenisse il passaggio societario prima del gong di mercato, fissato al 31 di agosto. Resta una ipotesi. Se però si materializzasse, le porte dell’Arechi chissà potrebbero magari riaprirsi per Casasola, Andrè Anderson e probabilmente anche per Gondo. Lui e Castori sì che festeggerebbero, ballando al suono di un jukebox.