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Basket ed elezioni Fip, il piano Valori: “Vincolo, 3×3, giovanili, scuole, femminile, Nazionale: “Insieme per rilancio e rinnovamento”

Il programma della candidatura dell'avvocato romano in una sfida sempre più aperta. L'uscente Petrucci in consiglio federale lancia l'ipotesi seconde squadre
Il palazzetto di Livorno

Dalla riorganizzazione del settore Nazionali alla diffusione e radicamento della pallacanestro nelle scuole in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, affrontando tutti i temi e i nodi che tengono immobilizzato, ingessato e mortificato da anni l’intero movimento del basket italiano, presentando proposte e linee guida contenute in un programma di quasi venti punti dal titolo “Valorizziamo la Fip”: è il programma dell’avvocato Guido Valori che si candida alla presidenza della Federbasket sfidando l’uscente Gianni Petrucci che intanto le cronache descrivono assai preso nel chiedere ufficialmente adesioni alla candidatura al proprio quarto mandato di fila da non aver avuto ancora il tempo di indicare anche almeno solo un punto di una sua proposta.

L’ufficialità della candidatura del professore Valori (leggi qui) era arrivata il 9 aprile, con questa nota: “Un programma concreto che traccia una rotta, un filo che unisce le azioni e determina le decisioni, una rete di risorse locali e nazionali finalmente coinvolte, un intero movimento da rilanciare e valorizzare, una scelta che rompe con il passato e irrompe nel futuro del basket italiano: i Comitati regionali FIP di Lombardia, Veneto e Lazio hanno chiesto all’avvocato e professore Guido Valori di mettersi alla testa del progetto di rinnovamento, di accettare la candidatura a Presidente della Federazione Italiana Pallacanestro: l’assemblea elettiva è stata fissata a fine dicembre 2024. L’ex capo della Procura federale FIP ha accettato con forza ed entusiasmo la proposta dei Comitati dopo mesi di confronto, lavoro e riunioni, mettendo su carta, e soprattutto insieme, i punti cardine di intervento. Il blocco elettorale, che nelle prossime settimane è convinto di raccogliere altre importanti adesioni non appena sarà diffuso ufficialmente il programma, ha deciso di affidarsi a una personalità di provate capacità e di grande esperienza che ha davvero a cuore le sorti del basket azzurro, coagulandosi intorno alla figura di un candidato capace di restituire così dignità, rinnovamento e futuro al movimento cestistico nazionale”.

Al programma di Valori hanno lavorato, e aderito, i Comitati regionali di Lombardia, Veneto e Lazio; il piano di rinnovamento che Valori sta illustrando in incontri e riunioni, è stato anche accolto da altri dirigenti italiani lungo lo Stivale, tutti pronti a scendere in campo nelle elezioni dei Comitati regionali prima, e poi nell’assemblea elettiva nazionale che si terrà il 20 e 21 dicembre a Roma: ieri l’altro nel consiglio federale, sono state dettate tutte le scadenze per arrivare al voto nazionale. Pronti a dare il loro contributo alle proposte, al programma, al piano di rilancio del basket azzurro. Dal Nord al Sud, passando dalla Liguria alla Campania, dal Friuli all’Emilia Romagna, isole comprese, e compresi anche territori che ufficialmente hanno preso posizione pro-Petrucci. Le manovre sono solo all’inizio.

Intanto, nel consiglio federale celebrato ieri l’altro da Petrucci (ha conferito a Gigi Datome anche la delega presidenziale in riferimento alla Nazionale, che la carta Datome possa eventualmente essere calata se il cammino verso il quarto mandato dovesse farsi irto?) nel Salone d’Onore del Coni ad un insolito orario di pranzo, le parole più volte ripetute dal presidente sono state “complimenti” e “calcio”. Tra un’ipotesi di seconde squadre sulla stregua del calcio professionistico lanciata magari raccogliendo il grido d’allarme e la proposta del responsabile delle giovanili Olimpia e magari così raccattando quale titolo in cronaca  (secondo un consigliere federale nel corso della breve discussione sul tema si sarebbe registrata un po’ di confusione e impreparazione sul modello in vigore nel pallone italiano…) e note di bilancio, nel corso del consiglio ha ricordato, magari più a se stesso che ad altri, come «per le elezioni servono i voti e non le chiacchiere», un monito che vien buono per ricordare un po’ a tutti, spettatori interessati e non (votanti e non), che Petrucci per essere rieletto ha bisogno del 66,6% dei voti validi espressi in assemblea elettiva, altrimenti non è nemmeno più candidabile per una seconda, ed eventuale, tornata. E sempre restando alla discussione in consiglio federale, secondo uno dei qualificati presenti, Petrucci avrebbe ammorbidito di molto la sua posizione – inzialmente critica – nei confronti della proposta del ministro dello Sport Abodi sulla creazione di un’agenzia (o autority) destinata a prendere il controllo dei conti dei club di calcio e di basket. Probabile che lo scafato presidente di Federbasket lasci fare a Malagò e Gravina, restando così per una volta dietro le quinte della politica sportiva. Tornando alle proposte sul futuro del basket italiano, ecco di seguito alcuni stralci del programma di Valori.

Nazionali. Un coordinatore tecnico unico, un responsabile per i quattro settori (senior maschile e femminile, giovanili maschili e femminili), la reintroduzione delle nazionali under 14 (maschile e femminile), la creazione di centri tecnici federali che lavorino continuativamente: in tre dei quattro week-end da ottobre a marzo i giovani atleti giocano nei rispettivi campionati mentre nel quarto sono invece impegnati in un lavoro da svolgersi nei centri tecnici nazionali regionali e provinciali, sotto l’occhio di istruttori e tecnici qualificati.

Settore 3×3. La gestione affidata a un consigliere federale, anche qui la creazione di quattro settori (senior maschile e femminile, giovanili) affidato ognuno a un responsabile, l’introduzione dei campionati senior e giovanili, oltre a un torneo misto (due maschi e una donna) e la copertura a livello nazionale delle competizioni.

Formazione tecnica e sviluppo. Individuare strutture tecniche federali dove far svolgere le attività formative agli atleti di interesse nazionale, oltre che ad allenatori e arbitri. Uno sviluppo di contenuti per i minorenni, un programma che tenga costantemente informati i tesserati sui temi del mondo sportivo italiano, e infine un format che stabilisca un dialogo con i genitori dei giovani tesserati.

Campionati giovanili. La riduzione progressiva delle gare mensili che ogni giocatore può disputare, passando dal massimo delle attuali 12 gare a 10 e poi 8. Maggiore attenzione ai campionati femminili, riducendo la disputa di gare “inutili” per consentire così alle atlete di crescere, lavorando maggiormente sul piano tecnico e atletico. Scorporare l’under 12 dal settore Mini Basket, introducendo dei premi Nas anche per questa categoria. L’introduzione della visita medica agonistica a partire dai 12 anni, così come avviene in altre discipline e federazioni.

Italiani all’estero. Puntare sul reclutamento di atleti che sono figli o figlie di italiani residenti all’estero, giocatori e giocatrici da inserire nei settori e selezioni giovanili azzurri senza però precluderne la continuazione degli studi nei Paesi di residenza.

Allenatori. La riduzione delle categorie previste dal Comitato Nazionale Allenatori e stabilire una progressione didattica che sia adeguata ai campionati per i quali si richiede l’abilitazione.

Finali nazionali giovanili. L’individuazione di criteri per l’assegnazione delle sedi che tengano conto anche dei costi che le società devono affrontare.

Arbitri. La rivisitazione dell’intero settore e la verifica del suo funzionamento, e la individuazione dei migliori criteri democratici per la crescita del movimento arbitrale italiano.

Marketing. Creare un settore interno alla Federbasket che, insieme ai Comitati regionali, sia composto da adeguate e competenti professionalità che curino gli aspetti del marketing, del commerciale e degli eventi. La verifica dei rapporti in essere con l’attuale advisor – Master Group – e l’individuazione di eventuali piani di collaborazione.

Organizzazione. La creazione di una struttura stabile dedicata al settore organizzativo territoriale che preveda in organico dipendenti che sappiano occuparsi e dedicarsi alle tematiche non solo tecniche ma anche amministrative, gestionali, contabili e giuridiche. L’apertura di un focus sulla riforma del lavoro sportivo. L’affiancamento, e il sostegno, dei Comitati regionali alle società che si costituiscono e si affiliano.

Rapporti con le leghe. Un diverso e più intenso rapporto di lavoro e collaborazione con le varie leghe. Con la Lega serie A, ad esempio, l’individuazione di progetti comuni per la promozione del basket azzurro e per la crescita degli atleti italiani di interesse nazionale. La presentazione alla Lega Nazionale Pallacanestro di un piano incentivante per tutti i club che si impegnano nella crescita dei giovani italiani di interesse nazionale, e l’avvio di progetti da sviluppare congiuntamente. Per quanto riguarda invece la Lega femminile, la verifica e l’eventuale riformulazione dei vari campionati, e poi nuovi programmi che spingano bambine e ragazze all’attività sportiva, aumentando così il numero di tesserate mirando alla crescita, anche tecnica, dell’intero movimento.

Vincolo sportivo. È uno dei temi principali del programma stilato da Valori. Due anni e possibilità di svincolo esercitata entro un certo termine: 31 marzo oppure 30 aprile, comunque prima del 30 giugno, per dare la possibilità alle società di organizzarsi per l’anno successivo.

Rapporti internazionali. La richiesta a Fiba, Fiba Europe e alle altre organizzazioni internazionali di basket, di inserire professionalità italiane di valore nei quadri dirigenziali.

Scuole. La stipula di accordi in collaborazione con il Miur (Ministero Istruzione e Merito) che agevolino la pratica del basket nelle scuole italiane di ogni ordine e grado per ampliare la base dei tesserati.

Guido Valori prova a portare la sfida elettorale sul campo delle proposte, dei progetti, del rilancio dell’intero movimento, svuotando l’agone da tensioni, pressioni e veleni. Petrucci quale rimbalzo darà ora alla palla a spicchi?

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