Un mese dopo aver rassegnato le dimissioni dai quadri Can, Daniele Orsato ritorna sulla scena, pronto ad assumere un ruolo tecnico nei quadri Aia. Come anticipato qualche giorno fa (leggi qui), è infatti finalmente arrivato l’incarico per l’ex fischietto veneto, sintesi di un lungo lavorìo dietro le quinte che sostanzialmente mette tutti in pace e d’accordo: Orsato innanzitutto, che avrebbe voluto continuare all’interno del mondo arbitrale ma senza scendere in campo come candidato presidente, i suoi sostenitori che se lo ritrovano all’interno in un momento assai delicato per il sistema politico-gestionale degli arbitri, il presidente federale Gravina che gli aveva chiesto di non uscire definitivamente di scena, e i suoi (tanti) nemici che così si tolgono un peso ingombrante sul cammino che porterà alle elezioni del presidente e del Comitato Nazionale.
Daniele Orsato sarà la chioccia e la guida degli arbitri internazionali italiani, li accompagnerà e guiderà nei viaggi in giro per l’Europa e per il Mondo, sarà il trait d’union tra la Can tricolore e i vertici Uefa e Fifa. Perché sarà l’allenatore, il mentore, il mental-coach e il capo delegazione dei fischietti italiani internazionali che verranno designati per le gare di rango europeo e mondiale, e cioè le competizioni per club e quelle per nazionali. Li seguirà in Italia e all’estero per migliorarli, per confortarli e per garantire uniformità nel rispetto delle prerogative dettate dalla Can guidata da Gianluca Rocchi, un altro che avrà tirato un bel sospiro di sollievo per la nomina “tecnica” di Orsato. Nemmeno un mese fa l’ex internazionale di Schio (leggi qui) aveva lasciato intendere come volesse partecipare attivamente alle future evoluzioni Aia ma con un ruolo più defilato, tecnico e non politico, e deciso a trovare anche lui un nome spendibile per la presidenza Aia. Guiderà una squadra numericamente ben attrezzata, nella quale ci saranno novità e avvicendamenti: il posto lasciato libero proprio da Orsato potrebbe andare al romano Matteo Marchetti o a Mercenaro poi più in là potrebbe toccare a Feliciani. Nell’attuale lista di internazionali ci sono Chiffi, Colombo, Di Bello, Guida, Maresca, Mariani, Massa, Sozza e Pairetto e poi le donne Ferrieri Caputi, Gasperotti, Marotta e Molinaro. Rumors danno in uscita Di Bello, Chiffi e chissà se anche Maresca. Daniele Orsato è pronto quindi a mettersi alla testa del plotone degli arbitri internazionali, un modo per restare sulla scena continentale e mondiale dopo la delusione della mancata direzione della finale all’Europeo (a cui sarebbe seguita una sfuriata nei confronti della Uefa e di Ceferin) e dopo l’obbligato dietrofront sul fronte russo: l’incarico con la federazione russa cestinato per ragioni di opportunità e politiche.
Sistemato Orsato, continua invece la guerra tra le varie anime e componenti del Comitato Nazionale: tra incontri e progetti e prove di alleanze, il tema di scontro resta il calendario elettorale. Da un mese va avanti il pressing del gruppo Trentalange e del terzo polo nei confronti del presidente Aia Pacifici e del suo vice Zaroli: i due, sempre più isolati e accerchiati, indeboliti e fiaccati, provano ancora a fare melina in cerca di patti e alleanze che possano mantenerli a galla. Già due settimane fa sia il componente Zappi che l’ala (la richiesta di Mazzaferro) che si riconosce all’ex presidente Aia Trentalange avevano non solo chiesto che venisse fissato il calendario elettorale per potersi così presentare all’assemblea straordinaria federale indetta da Gravina per il 4 novembre con il nuovo organico ma aveva anche “minacciato” di rivolgersi allo stesso presidente federale. Prima della partenza con la nazionale per la Francia, proprio Gravina ha fatto sapere che sta seguendo con grande attenzione la vicenda arbitrale e si sarebbe detto pronto a esercitare una moral-suasion nei confronti dei vertici Aia. Il clima resta surreale, da alcuni viene addirittura dipinto come apocalittico. Resistono le interlocuzioni tra terzo polo e ala Trentalange in cerca di un’intesa elettorale: non c’è ancora convergenza sul nome del “papa” e ci sarebbero alcune candidature da limare: Zappi ha velleità di candidatura come presidente e in questo sarebbe sostenuto da Orsato, ma l’ala Trentalange gli ha fatto intendere come la sua candidatura possa essere rimandata alla prossima tornata e non per quella attuale. L’altro rappresentante del terzo polo, il campano Affinito, ambirebbe a una vice-presidenza ma pare che i rapporti con Trentalange non siano idilliaci. Potrebbe, nel caso si arrivasse a una intesa, formarsi una maggioranza elettorale con la doppia vice-presidenza da assegnare a Zappi e Katia Senesi (gruppo Trentalange). Sul candidato presidente, c’è ancora cautela. Pacifici, e con lui Zaroli e Archinà, intanto cercano, anche loro, un dialogo con il terzo polo e la nomina tecnica di Orsato potrebbe essere una carta importante da mettere sul tavolo.
Sul tavolo intanto, a riprova del clima teso, delle ripicche e dei veleni, è appena arrivata una lettera di Trentalange e di tutti gli (ex componenti) la “Commissione contro la violenza” istituita due anni fa. Una commissione che, stando alle parole di appena qualche giorno fa pronunciate dal presidente Aia e da Archinà, aveva finito il percorso e che sarebbe stata quindi cancellata. E invece, due giorni fa, la Commissione è tornata in vita: epurato il presidente Trentalange e tutti i suoi componenti, Pacifici ha nominato tre referenti, divisi per macroregione: Claudio Somaschini per il Nord, Emiliano Zanni per il Centro e Luciano Nicolosi per il Sud. Secondo il comunicato ufficiale, “i tre avranno in Stefano Archinà il riferimento in Comitato Nazionale”. Nomine prese senza nemmeno aver informato i precedenti componenti e nemmeno i componenti del Comitato Nazionale. Non si è però fatta attendere la risposta di Trentalange e degli (ex) componenti: hanno scritto una lettera e l’hanno inviata a tutti comitati regionali, al Comitato Nazionale e ai presidenti di sezione, rivendicando i risultati raggiunti e sottolineando lo sgarbo (istituzionale) subito. Eccola: “Soltanto poche settimane fa il Presidente dell’AIA aveva comunicato al Comitato Nazionale di aver ritenuto che la Commissione per lo Studio, lo Sviluppo ed il Monitoraggio dei progetti Associativi e per il Contrasto alla Violenza, nominata per svolgere, tra le altre, le medesime attività all’inizio della stagione sportiva 2023/24 e presieduta dal Dirigente Benemerito Alfredo Trentalange, precedente Presidente AIA, non avesse ragione di essere confermata (nonostante la proroga di tutte le Commissioni Tecniche ed Associative) in quanto non si ravvedevano le motivazioni per cui la stessa potesse continuare la propria attività.
Tale affermazione, ribadita dal Componente Archinà, allo stato dei fatti è risultata essere pretestuosa visto che a distanza di qualche settimana sono stati nominati tre Referenti con compiti analoghi, escludendo sia il Presidente della stessa Alfredo Trentalange che tutti gli altri componenti, che, anche se non si tratta di un atto non dovuto, ma di pura cortesia istituzionale, non hanno ricevuto alcuna comunicazione diretta, ma hanno appresa la notizia esclusivamente dai canali ufficiali dell’AIA.
Nessuno altresì ha ritenuto di ringraziare sia il Presidente Trentalange che i componenti tutti per l’attività svolta, che nel seguito sintetizzeremo, e che tutti i destinatari della presente nota potranno richiedere alla Segreteria AIA che dispone dei report completi prodotti dalla Commissione in maniera continuativa e puntualmente inoltrati direttamente alla Presidenza.
Come si evince dallo stralcio della Relazione Finale, relativamente al fenomeno della violenza, sono stati monitorati tutti gli episodi di violenza nei confronti degli ufficiali di gara grazie anche alla collaborazione dei referenti regionali della Commissione, molti dei quali avevano già operato nelle precedenti stagioni sportive, nell’Osservatorio presieduto dall’AB Guido Falca.
Nel corso della Stagione 2023/24 il Presidente Trentalange ha provveduto a contattare direttamente tutti i colleghi vittime di violenze gravi e sono state attivate nella maniera più sollecita possibile le procedure per l’assistenza legale in collaborazione con la Commissione Esperti Legali.
La Commissione ha provveduto in maniera certosina a verificare la congruità delle sanzioni irrogate, attraverso la lettura dei C.U. emessi dagli Organi di Giustizia Sportiva di tutto il territorio nazionale, segnalando e quindi, se del caso, predisponendo le bozze delle missive puntualmente inviate al Presidente Pacifici per l’inoltro, anch’esso puntualmente avvenuto, al Presidente Gravina.
Le segnalazioni e le impugnative susseguenti sono state sempre accolte dalla Corte Federale d’ Appello della FIGC, che ha, per ogni procedura portata alla sua cognizione, evidenziato le discrasie del giudizio degli organi territoriali, confermando la sensibilità del massimo organo di giustizia federale al tema dell’efficace repressione del deprecabile fenomeno.
La Commissione si è avvalsa della collaborazione del Presidente della Commissione Disciplina d’Appello AIA AB Giuseppe Fonisto, anche per il monitoraggio dell’avvenuta irrogazione delle sanzioni amministrative a carico delle società a cui appartenevano i tesserati responsabili degli atti di violenza, sanzioni amministrative i cui proventi, di concerto con la struttura amministrativa federale sono state accreditate in favore dell’AIA e sono stati avviati proficui contatti, ancora in corso, con autorevoli esponenti dei partiti di Governo, per l’avvio dell’iter legislativo per l’aggravamento della sanzioni penali a carico dei responsabili di violenze nei confronti degli ufficiali di gara.
Vale la pena ricordare ancora una volta che il Componente Archinà, pur avendo tra le sue deleghe quella del contrasto alla violenza, mai ha ritenuto di rapportarsi con la Commissione, presieduta dal Dirigente Benemerito Alfredo Trentalange.
È del tutto evidente che il risultato tangibile dell’attività svolta dalla Commissione si palesa sia per le numerose impugnative sempre positivamente accolte dalla Corte d’Appello Federale che dall’importo delle sanzioni amministrative irrogate e pervenute all’AIA”.