Salerno e il “Palla” sport di plastica

Mentre la Salernitana prova a rifinire la squadra che affronti almeno senza troppi patemi la serie A, c’è un’altra società a Salerno che sul mercato si fa sentire a colpi di squilli. Pur se questi passano quasi inosservati.
Il primo in ordine di tempo: Dario Zucca, 26enne ala-centro cresciuto nella Reyer Venezia, anni in A/2 tra Montegnararo, Pistoia e Bergamo, l’ultima stagione in B con il Torrenova, 16,3 punti e 8,4 rimbalzi di media a partita. In A/2 si farebbe sentire eccome, figuriamoci in B.
Il secondo: Vanni Laquintana, 30enne pugliese e fratello d’arte. A Brescia in A/1 ci gioca Tommaso, a Monopoli in B invece Michelangelo. Dipinge canestri a ripetizione Vanni, 25 di media a partita nell’ultima stagione con la canotta di Monopoli e cannoniere principe del girone D di serie B.
Il terzo: Riccardo Bottioni, 28enne playmaker cresciuto nelle giovanili della Virtus Bologna quando a Bologna il capitano era Peppe Poeta: divideva i primi minuti in serie A con Fantinelli. La sua carriera in A/2 per molte stagioni, l’ultima da protagonista (10 punti e 5 assist di media a partita) a Teramo in serie B.
Il quarto: Alessio Donadoni, 25enne ala di 197 centimetri, giocatore versatile (spalle a canestro e col 40% da 3) visto lo scorso anno a Pavia con la quale ha sfiorato la promozione in serie A/2.
Il quinto: è un ritorno, è quello di Ernesto Beatrice, 32enne play salernitano, giocatore d’esperienza e di spogliatoio, lo scorso anno coi cugini della Pallacanestro Salerno in C gold.
Il sesto e il settimo: due conferme. Niccolò Rinaldi e Niccolò Moffa. Lo scorso anno i migliori della stagione in blaugrana. Coach Di Lorenzo ci conta ad occhi chiusi. Sono due ali. Rinaldi ha 29 anni e lo scorso anno ha prodotto 13 punti di media a partita, Moffa invece di anni ne ha 23 e ha chiuso la stagione con una media di 11 punti e 6 rimbalzi a partita.
Poi ci sono 4 gioiellini. Manuele Caiazza (2003), Massimo Peluso (2004), Marco Capocotta (2004) e Loiq Marie Dabangdata (2003). Sono quattro ragazzi della cantera Virtus: nell’under 19 guidata da coach Peppe Caccavo hanno disputato le finali nazionali under 19 (anche l’under 15 guidata da Nicola Amato ha raggiunto il prestigioso traguardo nazionale di categoria) lasciando impressioni ragguardevoli negli occhi di tanti osservatori e lasciando la competizione solo ai supplementari sconfitti dalla corazzata Varese. Capocotta ad aprile era stato selezionato dalla nazionale under 18, il camerunense di nascita Dabangdata è impressionante per come cattura rimbalzi e pianta schiacciate.
Al roster manca solo un tassello, magari due. Mentre il ds Corvo cerca gli ultimi rinforzi su mandato del patron Renzullo, Roseto, Caserta e Ruvo di Puglia si attrezzano a suon di colpi ad effetto. Sarà una stagione di serie B entusiasmante: la Virtus Arechi Salerno si candida a ruolo di protagonista.
Direte, cosa manca? Il palazzetto, naturalmente. Il Pala Sport che a Salerno è diventato il Palla Sport. Dopo oltre venti anni di plastici e proclami, progetti faraonici e milioni buttati, passerelle e barzellette, è già tempo di nuove passerelle e nuove barzellette: le elezioni si avvicinano, magari arriverà un’altra solenne promessa. Roba da fischiare un doppio fallo tecnico. Che sul parquet significa espulsione.
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